I. Moya Diez – M. Vagelli, L’unità della filosofia di Georges Canguilhem. Dalla norma medica alla normatività storica

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Abstract

Con "Il normale e il patologico" (1966) Georges Canguilhem introduce nel dominio della riflessione filosofica una delle diadi concettuali meta-scientifiche più pregnanti e pervasive della storia del pensiero occidentale. La sua disamina storico-critica mette in luce i limiti di ogni concezione quantitativa della norma che miri a fare dell’anormale il risultato della deviazione da una media statistica. A tale concezione Canguilhem oppone il riconoscimento dell’intrinseca normatività della vita come fondamentale attività d’instaurazione e conflitto di valori. Parallelamente alla sua riflessione sulla categoria di “normale” e ai suoi lavori di epistemologia delle scienze della vita, Canguilhem ha prodotto una riflessione storiografica tra le più acute del XX secolo, incentrata sull’idea di una storia normativa delle scienze. Scopo del presente articolo è tematizzare l’unione tra questi due aspetti della filosofia di Canguilhem e stabilire così una connessione esplicita tra “la logica del vivente” e la “logica della conoscenza”, tra la normatività della vita e quella dei concetti scientifici. E’ quest’unione, infatti, a dare luogo a quella caratteristica sintesi di filosofia e storia della scienza in cui consiste l’epistemologia storica canguilhemiana.

Abstract (english)

With "The normal and the pathological" (1966) Georges Canguilhem introduces within the domain of philosophy one of the richest and pervasive conceptual meta-scientific dyads of the history of Western thought. His historical and critical analysis sheds light upon the limits of any quantitative conception of norms aiming to define the abnormal as the result of the deviation from a statistical mean. He opposes to this conception the acknowledgement of the intrinsic normativity of life as an essential activity of establishment and conflict of values. Beside his reflection on the category of “normal” and his epistemological works on the life sciences, Canguilhem has produced one of the sharpest historiographical reflections of the twentieth century, centered on the idea of a normative history of science. Aim of the present paper is to address the union between these two aspects of Canguilhem’s philosophy, thus establishing an explicit connection between the “logic of the living” and the “logic of knowledge”, that is, between the normativity of life and the normativity of scientific concepts. This union instantiates that distinguishing synthesis of philosophy and history of science in which the historical epistemology of Canguilhem consists.