LESSICO DI ETICA PUBBLICA, ANNO III, Numero 2/2012 – ISSN 2039-2206

Abstract

Presentazione
La sezione monografica Questioni di questo numero della rivista raccoglie alcuni degli interventi dei relatori della V Summer School del CeSPeC, dedicata al tema “Molte fedi, un unico mondo. Le sfide del dialogo interculturale” (18/09-22/09/2012). Apre la relazione, aggiornata agli ultimi sviluppi e soprattutto ai più recenti tragici eventi tunisini, di Maria Donzelli, che offre uno sguardo globale sul Mediterraneo descrivendo le sfide che tale regione pone all’attenzione – europea ma non solo – e le principali fasi ed evoluzioni delle “Primavere arabe”: più che un’area di disordine e arretratezza, il Mediterraneo appare come una vivace cartina tornasole dei più importanti problemi che la globalizzazione apre e come un laboratorio aperto per le possibili soluzioni a essi.
Analogo spirito anima l’accorato intervento di Amina Aouchar-Ihrai, che racconta “dal di dentro” le difficoltà e le speranze che hanno animato la storia nordafricana degli ultimi decenni e che ci ricorda che il Mediterraneo è uno dei centri dello sviluppo dell’intera umanità, un luogo di scontro e confronto tra culture, fedi, identità ed esigenze diverse ma sempre in cerca di una reciproca integrazione – non per forza immediatamente irenica.
Lo scenario mediterraneo offre così l’occasione per interrogare il rapporto tra diverse culture e – soprattutto – religioni da un punto di vista più strettamente giuridico da un lato e filosofico dall’altro.
Il contributo di Ilaria Zuanazzi offre proprio una disamina giuridica della problematica ma necessaria convivenza tra sfera pubblica e cornici e pratiche religiose: il diritto si presenta come uno dei più fondamentali strumenti per garantire da parte dello Stato non solo l’autonomia confessionale ma anche e più profondamente l’interazione e l’integrazione tra confessioni diverse, regolando e ponderando di volta in volta interessi e valori in gioco nelle situazioni di conflitto.
Il contributo di Gerardo Cunico si concentra invece sul superamento dell’esclusivismo in direzione dell’inclusivismo e del pluralismo attraverso soprattutto un serrato confronto critico con la posizione al contempo pluralistica e cristocentrica di John B. Cobb Jr.: religioso può essere considerato in ultima istanza e in senso generale l’atteggiamento di chi si rivolge alla (o alle) realtà ultima, al di là della sua conoscibilità o della sua connotazione.
La sezione Ricerche ospita tre saggi che da angolature diverse affrontano nodi concettuali sottesi alle questioni interculturali, attraverso in particolare il filtro del rapporto con l’altro e delle sue molteplici possibili declinazioni.
Lo scritto di Alberto Pirni si presenta esplicitamente come un’importante occasione per indagare in maniera preliminare il nesso antitetico-polare tra identità personale e alterità, muovendo innanzitutto dall’articolazione di diverse figure idealtipiche di alterità (“muro”, “specchio” e “ponte/porta”) che consente così di configurare in modo parallelo diverse relazioni con la dimensione identitaria: la condivisione e il suo “come” diventano il motore di un processo – aperto dunque certo anche rischioso – che mira a rendere il più possibile feconda la dialettica identità/alterità, per “svolgere” e non “stravolgere” i sé coinvolti in essa.
Il testo di Giacomo Pezzano interroga il rapporto con l’alterità a partire dalle aporie oggi apparentemente inaffrontabili della rappresentanza politica: il rapporto tra elettore ed eletto mette in scena ed è imbastito da una “postura rappresentativa” ridiscussa tematizzando con Gilles Deleuze il concetto di “espressione” che, lungi dal produrre una critica alla distanza rappresentativa in quanto tale in funzione del sogno di una partecipazione diretta “fusionale”, cerca invece di ripensare la rappresentanza come “esposizione” ed “estensione” di sé attraverso l’altro.
L’intervento di Danielle Zwarthoed, borsista internazionale della V Summer School, riprende la comunicazione presentata in occasione della giornata di workshop più specificamente dedicato ai borsisti, per affrontare il problema del rapporto con l’alterità dal punto di vista della relazione tra processi di identificazione e processi di dominazione: la garanzia del pluralismo non è solo da cercare (con Amartya Sen) nella rivendicazione della costitutiva pluralità di ogni scelta di identità, ma anche (con Philip Pettit) nel tipo di appartenenza (di dominio o meno) che influenza in maniera più o meno diretta il processo di affiliazione identitaria.
Per chiudere, la sezione Recensioni si compone dell’analisi di due testi (di Giovanni Leghissa e Alberto Giovanni Biuso), che propongono stimoli e occasioni di confronto sui temi che hanno occupato e occuperanno i lavori di ricerca del CeSPeC in particolare in un workshop pubblico con la cittadinanza della provincia cuneese dal titolo Immagin(ar)i e politica. Forme, simboli e pratiche sociali del tardo capitalismo (11-12 aprile 2013) e nella futura VI edizione della Summer School di settembre 2013, che prenderà di petto le sfide economiche attuali a partire dal tema Le sfide della crisi. Economia, religioni e valori nella società della contrazione.
Giacomo Pezzano

INDICE

Sezione QUESTIONI: Le sfide del dialogo interculturale

Maria Donzelli
Luoghi dello scontro, luoghi del dialogo. Il bacino Mediterraneo come emblema di interculturalità

Amina Aouchar-Ihrai
Le nuove forme del conflitto e del dialogo interculturale nel bacino mediterraneo

Ilaria Zuanazzi
La convivenza tra Stati e Religioni: profili giuridici

Gerardo Cunico
Un confronto filosofico su pluralismo e dialogo interreligioso

Sezione RICERCHE

Alberto Pirni
rischio dell’alterità e la sfida della condivisione. Considerazioni preliminari

Giacomo Pezzano
Tra giudizio ed espressione. Per un’a(ntro)pologia della rappresentanza

Danielle Zwarthoed
Identità, scelta e non-dominio: una prospettiva normativa a partire da Sen e Pettit

Sezione RECENSIONI

Giacomo Pezzano
G. Leghissa, “Neoliberalismo”

Giacomo Pezzano
A. G. Biuso, “Contro il Sessantotto”