Rubrica: Ricerche
P. Formichetti, Il Dio unico. Fonte di violenza o capro espiatorio?
È opinione diffusa oggi, tra gli intellettuali (Moore jr., Berlin) e tra la gente comune, che le religioni monoteistiche siano di per sé intolleranti e producano l’imposizione violenta e la persecuzione dei dissenzienti. La storia del monoteismo giudaico- cristiano sembrerebbe confermarlo, ma in realtà le violenze si devono alle persone…
G.M. Arrigo, Violenza magica. Eric Voegelin e il salafismo-jihadismo
La riflessione filosofica di Eric Voegelin sembra possedere una certa forza teorica per far fronte speculativamente alla metanarrazione islamista, specialmente nella versione del salafismo-jihadismo di marca qaedista e pseudo-califfale. Il concetto di religione politica sviluppato da Voegelin nella giovinezza, già applicato all’islamismo da diversi pensatori, risulta però inadeguato, essendo stato…
M. Gimondo, Tra non-violenza e disobbedienza: La Boétie, Thoreau e King
Con il presente contributo mi propongo di riflettere sulle affinità tra non-violenza e disobbedienza. Nella prima parte dello scritto, a partire da alcune considerazioni di Hannah Arendt, Mark Kurlansky e Max Weber, rivolgo l’attenzione sulla prospettiva non-violenta, argomentando in favore di una sua differenziazione rispetto a quella pacifista. Nella seconda…
P. Fabiano, G. Patriarca, Una filosofia per la pace. Lanza del Vasto e l’elogio della sobrietà
L’articolo si propone di introdurre la “filosofia della pace” di Lanza del Vasto. Si parte, infatti, dall’analisi del suo ambiente culturale si arriva al suo itinerario spirituale e filosofico. Se il legame con Ghandi è certamente centrale, non sono da sottovalutare altri aspetti non affatto secondari per la sua formazione…
V. Giambastiani, Capitini e la nonviolenza. Oltre il pacifismo
Il presente articolo intende analizzare il pensiero di Aldo Capitini, focalizzando in modo particolare sulla questione della nonviolenza e sul suo metodo. La prospettiva capitiniana dimostra che la nonviolenza non riguarda solo un agire politico, ma coinvolge l’individuo stesso in tutto il suo essere e in tutto il suo agire.…
S. Racca, N. Valenzano, Formulare buoni giudizi in presenza di altri: la Philosophy for Communities a MondoQui (Mondovì – CN)
Filosofia e Pratiche di Comunità è un progetto del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, realizzato grazie al contributo della Fondazione CRT e in collaborazione con l’associazione MondoQui di Mondovì (CN) e il CeSPeC (Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo) di Cuneo. Il suo scopo è stato testare…
G. Lingua, Le pratiche filosofiche di comunità, le sfide dell’educazione e il bisogno di comunità. Riflessioni sulle implicazioni della Philosophy for communities
L’analisi che propone questo articolo parte dall’esperienza del progetto "Filosofia e pratiche di Comunità", utilizzandola come occasione per una serie di riflessioni più generali sul contributo che la "Philosophy for Communities" può offrire all’articolazione epistemologica della filosofia e al suo possibile ruolo pubblico. Dopo una breve ricostruzione del protocollo utilizzato…
S. Nosari, La comunità come prospettiva. Condizioni e possibilità
La straordinaria capacità di inventare che contraddistingue l’uomo mostra il proprio potere, in particolar modo, quando interviene nel cambiamento dandogli una prospettiva. La prospettiva indica la direzione di senso e assegna un compito: di conseguenza, permette di dare valore all’esperienza, di dichiarare una appartenenza e di impegnare in una partecipazione.…
F. Zamengo, Philosophy for Communities: riflessioni pedagogiche
L’estensione della Philosophy for Children (P4C) nei contesti dell’educazione informale e nell’ambito dell’educazione tra adulti costituisce senza dubbio un progetto promettente dal punto di vista pedagogico. Nel riconoscere le specificità degli adulti rispetto ai minori, il presente contributo intende avanzare una possibile lettura educativa della P4Co, evidenziandone, innanzitutto, il carattere…
P. Monti, Il valore pubblico dell’educazione: sui processi di valutazione come questione etico-politica
Il valore pubblico dell’educazione gode di ampio consenso nel dibattito culturale e significativa implementazione istituzionale nelle forme dell’obbligo scolastico e del sostegno statale a una molteplicità di agenzie educative. Nelle società democratiche esiste in particolare un nesso importante fra la partecipazione attiva alla vita pubblica e l’apprendimento di capacità di…
R. Pilotti, Dignità dell’uomo e cittadinanza globale: Kant alle origini del cosmopolitismo giuridico
Nella Metafisica dei costumi, Immanuel Kant inserisce la proposta di un “diritto cosmopolitico” entro una prospettiva più ampia, di carattere morale. Le considerazioni sulla struttura dell’orbe terraqueo lasciano, infatti, emergere una più profonda riflessione sulla natura umana, sulla sua limitazione costitutiva e sulla sua inalienabile dignità. Obiettivo di questo studio…
I. Rotella, Modello freudiano e modello nietzscheano intorno alla questione della Rangordnung
Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di…
M. Marras, Abnegazione, dignità e rispetto di sé. Il femminismo liberal di Jean Hampton
Il concetto di rispetto di sé gioca un ruolo fondamentale nella filosofia di Jean Hampton. Attraverso l’analisi di alcuni scritti a carattere squisitamente femminista, composti nei primi anni Novanta, il saggio si concentra sulla necessità di considerare le relazioni intime come problemi politici. Le asimmetrie presenti in tali relazioni, che…
L. Lovelli, L’incontro-scontro tra coscienza morale e coscienza politica nel pensiero di K.-O. Apel
Intendo qui analizzare come il binomio “coscienza morale-coscienza politica” si configura nell’opera di K.-O. Apel, proponendo una lettura, in senso lato, fenomenologica, della strategia apeliana di fondazione dell’“etica del discorso”, che verrà presentata non tanto come un argomento volto alla giustificazione di norme morali fondamentali, quanto piuttosto come un procedimento…
E. Piromalli, Il riconoscimento tra etica, morale e politica
In questo articolo intendo mostrare come la componente etica predominante nel paradigma del riconoscimento (in particolare nella versione di Axel Honneth) possa essere utilmente integrata dalla dimensione morale e da quella politica ricavabili a partire dal concetto stesso di riconoscimento. Dopo aver illustrato l’«eticità formale del riconoscimento» proposta da Honneth…
G. Prejanò, Tra morale e politica: l’importanza dell’universo valoriale dei diritti umani
L’intervento proposto ha come oggetto la valenza universale dei diritti umani a partire dalla Dichiarazione del 1948, e attraverso la riflessione di Norberto Bobbio e Jeanne Hersch: entrambi, infatti, hanno considerato i diritti umani come punto di riferimento imprescindibile in campo morale e politico.
D. Consoli, Imitazione, immunità, cooperazione. Comunità e ridescrizione del legame sociale
Una maggiore esplicitazione teorica della comunità necessita di una rinnovata comprensione della genesi del legame sociale, che problematizzi ciò che viene presupposto dagli opposti paradigmi dell’individualismo metodologico e del collettivismo. Questo tentativo accomuna una serie di proposte teoriche interdisciplinari, a cavallo tra sociologia, antropologia filosofica e ontologia sociale. Tarde ha…
L. Laino, Il filosofo e la comunità. Per una definizione della filosofia come eccedenza del politico
Nel presente intervento intendo avanzare una interpretazione della filosofia come sapere che, allo stesso tempo, si innerva nel tessuto della polis e d’altra parte lo eccede, in virtù della sua propensione di fondo. Tale problematica connessione fra polis e filosofia sarà inoltre esplicitata laddove la filosofia si vincola alla dimensione…